Oggi sveglia all'alba e partenza per il delta del Mekong. Come di consueto per chi è abituato all'Asia la sensazione di essere una canna al vento è inevitabile: il pur breve percorso in autobus (3 ore) si è rivelato denso di imprevisti e di incontri con serafici autisti particolarmente parchi in quanto a informazioni. Per qualche minuto abbiamo temuto di rimanere sulla strada chissà dove... Ad aggravare le cose il fatto che i vietnamiti, con qualche ragione, non parlano una parola di inglese...
Le uniche attrattive di Vinh Long sono il mercato (che però spacca le palle fino a notte inoltrata), il Mekong con le sue isole (ma le vedremo domani) e le mangostine, un frutto tropicale del mangostano, albero di questi luoghi che conoscevano sollo gli Obblies. Buonissime!!! Ad Alice piaceranno un sacco, spero di riuscire a portarne un po' indietro.
Siamo alloggiati in una guest house cinese e gli unici altri clienti sono una famiglia di scarrafoni che, peraltro, si sono sensibilmente lamentati con la concierge per lo stato delle camere...
Nel pomeriggio abbiamo preso un traghetto a caso per l'isola di An Bin: particolarmente piacevole un caffé preso praticamente in casa di due nonni con il nipotino, persone di una gentilezza e mitezza sconosciuta a noi occidentali.
|
Marghe e il succo di cocco |
|
Obblyno non tamarro |
|
Arriva la pioggia sul Mekong |
|
Per i momenti di noia... |
|
Sempre sul traghetto al ritorno
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
Tuberi al mercato |
|
Modernità e tradizione al mercato... |
|
Comprarsi un furgone no? |
|
Aspirante viet sul traghetto
|
Marghe e Obbly, siete due zii troppo alternativs :)))
RispondiElimina