venerdì 7 settembre 2012

Finalmente il sole...

Mui Né è l'emblema stesso del Vietnam: un posto potenzialmente bellissimo, con tutti gli ingredienti giusti per diventare una delle perle di questo paese. E invece, a fianco di bellezze naturali uniche come le dune bianche del piccolo deserto adiacente la città, convivono brutture che sono un marchio di fabbrica ormai da queste parti: cementificazione selvaggia, mancanza totale di grazia e raziocinio in ogni costruzione, rifiuti disseminati a due passi dalle proprie case. Nonostante ciò oggi abbiamo deciso di ritardare il rientro nella 'crowdy' Saigon e di approfittare della prima giornata di sole, dopo due giorni di pioggia, per fare un'escursione dedicata ai punti di interesse della zona. Delle dune desertiche si diceva prima, un'area sorprendente in cui è possibile ammirare un deserto convivere con fiori di loto e mucche! La fairies path, o sorgente delle fate, è un affascinante corso d'acqua che ha scavato un piccolo canyon in una valle argillosa: camminare sul letto sabbioso del fiumiciattolo risalendo la corrente è un'esperienza inconsueta e rilassante. Infine il pomeriggio passato in piscina e a poltrire sorbendosi favolosi cocktail sotto gli ombrelloni ci ha ripagato della lunga attesa bagnata.
Domani si parte: comincia il lungo viaggio di ritorno a casa. Prima o poi doveva succedere.

Reflections

Barca tra i fiori di loto

Bambino e cane

Ruscello delle fate

Sabbie mobili

FInalmente l'oceano

Sbronzo di Riace

giovedì 6 settembre 2012

Mui Ne 2

Oggi noia mortale. E' saltata, a causa del solito tifone, l'escursione alle dune e alla Sorgente delle Fate. Abbiamo rimandato a domani, sperando nella clemenza del meteo. Ovviamente niente bagno.

La piscina del nostro albergo.

Spiaggia.

Spiaggia.

Marghe, ma sei piccola come lo zainetto!
Heavy rain!

mercoledì 5 settembre 2012

Mui Ne

Oggi viaggio di 6 ore per Mui Ne, spiaggia di 5 km soffocatata letteramente da resort e alberghi. Come a solito sono riusciti a trasformare un paradiso in un non-luogo. Ovviamente piove...

martedì 4 settembre 2012

Nha Trang

Il viaggio sullo sleeping bus è stata un'esperienza formativa che difficilmente scorderemo. La parte più entusiasmante è stata il tragitto aereo dal sedile al secondo piano fino al cesso, con passaggi di 3° grado per scavalcare senza uccidere i viet che dormivano ovunque sul pavimento. Che dire di Nha Trang? Na traglia! Città caotica e orribilmente iper costruita, tanto che la spiaggia, che sarebbe bella, è soffocata da grattacieli e gru. Abbiamo deciso di scappare domani mattina alla volta di Mui Ne.



Gechi

lunedì 3 settembre 2012

In spiaggia ad Hoi An

Oggi gita alla spiaggia di Hoi An. Che dire? Semplicemente stupenda! Poi il buon vecchio Ste è stato abbordato da una bionda siberiana, confermando il suo ascendente sulle donne ad ogni latitudine (ma quando mai...).
Mentre scrivo stiamo per imbarcarci nel solito viaggio in stile Marco Polo sulla Via della Seta: 14 ore di trasferimento da Hoi An a Nah Trang, la località balneare più famosa del Vietnam, nonchè noto centro di dissolutezze notturne. Ci attendono scippi, rapine, pirati della strada e si spera anche qualche bella avventura...
Stay tuned

Che silhouette!

Er chiosco de Freggene

domenica 2 settembre 2012

Hoi An, secondo giorno

La stanchezza accumulata in queste settimane inizia a farsi sentire.
Oggi abbiamo passato una giornata tranquilla in giro per Hoi An e le sue dimore storiche. Ecco alcune foto...

Frangipani

Barcaiolo

Aperitivo in barca

Vecchia carampana
Dettaglio bottega lanterne
Ponte e lanterne
Giovane carampana

Dettaglio romantico




Video viaggio per Hoi An

Ecco finalmente il video del viaggio allucinante...


sabato 1 settembre 2012

Hoi An

Dopo l'arrivo traumatico di ieri, oggi finalmente abbiamo visitato Hoi An, la città imperiale che già volevamo visitare già l'anno scorso... In effetti non siamo stati delusi. La località è perfettamente conservata, nonostante i bombardamenti a tappeto che hanno raso al suolo praticamente tutto il Vietnam, e il centro storico è esente dal traffico asiatico. Caso più unico che raro.
Di sera in particolar modo l'aria è quasi magica. Le migliaia di lanterne colorate appese ovunque, agli alberi, alle case, sui ponti.... si illuminano insieme alle candele galleggianti sul fiume.
Per la cronaca mi sono fatto tagliare i capelli dalla macellaia Carmen... addio al mio crestin... 







Ponte giapponese

Cosa faranno le 3 sciscerbue alla zia Marghe?

Lanterne

Zio Obbly mondino

Venditrice

Case sul fiume


venerdì 31 agosto 2012

In viaggio per Hoi An

Il lungo viaggio dalla Cambogia al Vietnam è iniziato alle 7.30 di mattina nel migliore dei modi, su un minivan scarcassato in compagnia di un cadavere di maiale imballato nel cartone e di un sacco pieno di interiora di pollo. Abbiamo attraversato la frontiera cambiando altri 2 minivan, uno peggio dell'altro, per poi trovarci deportati su un autobus stracolmo, seduti nel corridoio su sgabelli di plastica. Per tutto il viaggio (che è durato ben più a lungo di quanto previsto, bio parco!) siamo stati torturati dalle compilation musicali selezionate dall'autista, un mix di classici viet e il peggio del disco-pop anni '80, con tanto di luci stroboscopiche. Per gli aspiranti suicidi abbiamo immortalato un momento con un video. Siamo arrivati in piena notte, ovviamente a digiuno dalla colazione, e siamo finiti con immenso piacere nell'hotel più caro di Hoi An.

giovedì 30 agosto 2012

Okun Kampucha

Oggi lo zio Obbly è ko, ha trasformato due lineette di febbre e un bruciorino alla gola in una malattia potenzialmente mortale e ora si è attaccato alle macchine salvavita nel bungalow giungloso. Poco male, io e la zia Marghe decidiamo di dedicare la mattina alle cascate dei dintorni di Ban Lung. Doverose due parole sulla 'capitale' del Ratanakiri, un'accozzaglia di strade sporche e case mal pensate, costruite peggio, la classica cittadina asiatica cresciuta troppo in fretta, priva della benché minima attrattiva. Ma la giungla intorno è tutto un altro paio di maniche: foresta sterminata a perdita d'occhio, vita allo stato puro.
Ed è proprio nella foresta che sono immerse le cascate che abbiamo visitato, salti d'acqua affascinanti, nonostante l'umidità che le rende luoghi estremamente inospitali per chi non sia abituato a questi climi. Per arrivare alle cascate abbiamo attraversato una piantagione di gomma, un'attività in grande sviluppo da queste parti. Inizialmente gestita dagli onnipresenti cinesi, pare che ora si stiano sviluppando diverse società statali cambogiane. L'effetto sull'ambiente e sulla biodiversità a me pare devastante, considerando sia il fatto che intere aree di foresta sono state trasformate in piantagioni monocoltura, e che ogni cinque anni gli alberi vengono tagliati e ne vengono piantati altri. Sfruttamento intensivo della gomma e industrie di trasformazione del legno convivono a braccetto, lasciando posto agli slum del cosiddetto indotto tutto intorno.
Nel pomeriggio lo zio Obbly è resuscitato e, memore di lontane imprese evangeliche, ha deciso di accompagnarci al lago Yok Loam forse per cimentarsi nella camminata sull'acqua. Al lago, dicono di lontana origine vulcanica, sono riuscito nell'impresa di farmi pungere da una zanzara: il posto peggiore probabilmente al mondo per essere punti... Nonostante ciò ho apprezzato i colori unici del lago, con il verde della giungla e l'azzurro del cielo a colorare un specchio d'acqua pressoché immobile.
Domani si parte alla volta di Pleiku, usciremo dalla Cambogia, un luogo in cui sicuramente lascerò un pezzettino di cuore: non dimenticherò mai gli occhi dei bambini e la gentilezza vera delle persone semplici che ho avuto il privilegio di incontrare. Okun Kampucha.

Reflections













mercoledì 29 agosto 2012

Viaggio Kratie - Ban Lung

Oggi dovevemo spostarci da Kratie a Ban Lung, un viaggetto in minivan da 4 ore e mezza. Io mi sono svegliato con un mal di gola fotonico e con il naso tappato. Mi sono detto: vabbè, a pranzo arriviamo e mi ripiglio. Errore madornale! Siamo rimasti a Kratie 3 ore ad aspettare sotto il sole che il furgone fosse pieno e siamo arrivati a destinzione nel pomeriggio con me febbricitante! Maledetti autisti cambogiani!!! La guest-house almeno è rincuorante. Un gruppo di bungalow sopraelevati molto accoglienti tra le colline giunglose...

Alice, questo è il mio letto con la zanzariera!


Il bungalow giungloso

UNa mosca (lo zio Obbly ci teneva tanto...)

In un posto così ci vuole qualcosa di forte: soda water!

martedì 28 agosto 2012

Delfini!

Questa mattina era consacrata ai delfini di Kratie: da buoni 'San Tommaso' eravamo molto scettici sull'effettiva possibilità di incrociarne qualcuno, visto che pare ce ne siano in tutto settanta. Anzi, eravamo preparati a una classica messa in scena con delfini di gomma, ci saremmo accontentati anche di una bella gita sul Mekong, che per noi zeneizi è qualcosa di diverso dal solito Bisagno. E invece una carrambata!!!! I delfini ci sono sul serio, e non sono di gomma! Sono bellissimi, trasmettono una sensazione di pace e libertà e siamo orgogliosi di avere avuto la fortuna di poterli ammirare da così vicino. Per Alice: le foto non sono un granché perchè i delfini sono veloci ed è difficilissimo capire dove spunteranno! Stanno perlopiù sott'acqua per poi sbucare per qualche istante a respirare.